LA VERACE

@fpizzari Sì sì certo, io parlavo per uso domestico, a livello professionale i 16 cent si sentono.

@lattone La marino, per grandi quantitativi, la puoi prendere direttamente da loro, costa di meno.
Se il tuo obiettivo è quello di un prodotto di qualità, pian piano ti butterai sul biologico. Quei 16 cent in più li puoi aggiungere al prezzo finale della pizza che per un cliente non pesano e tutto si risolve.

paky, il fatto di aggiungerli al prezzo per recuperarli può essere una buona idea... se poi si offre un prodotto superiore si viene ripagati dalla clientela che torna, sperando che la gente lo capisca...

........Poi rispondendo al discorso del costo vi dico che per un privato 16 centesimi in piu a panetto non sono nulla , ma se consumi 50kg a settimana quindi 200kg al mese paragonati ad una caputo che pago 16€ 25kg per 8 sono 128€. Rispetto a 200kg di petra che mi costerebbero 288€ . Quindi potete ben capire che sui grossi numeri si sente la differenza e se la calcoli per 12 mesi significa spendere quasi 2000€ ( 3 mesi di affitto ).......

Sante parole.

fpizzari77 ha scritto:paky, il fatto di aggiungerli al prezzo per recuperarli può essere una buona idea... se poi si offre un prodotto superiore si viene ripagati dalla clientela che torna, sperando che la gente lo capisca...

bravo fede, io e te siamo sulla stessa frequenza d'onda...

prima che sbocciasse questa mia passione per la pizza, in genere a bologna una margherita costa 4/4,50€ ma fanno talmente schifo che, quando la compravo, ero disposto a pagarla 1€ in più pur di mangiare una pizza decente...e non dico eccellente!

Il risultato di una buona pizza non parte solo da una buona farina, premetto che anch'io uso solo farina biologica, ma da tutto un insieme di tante piccole cose in primis come uno impasta questa farina. Penso che siate daccordo con me che se l'impasto non è fatto a regola d'arte se lieviatazione/maturazione non hanno la giusta tempistica e non sono poi cotte a regola d'arte anche una seppur eccellente farina da un risultato pessimo e cioè una pizza cattiva ed indigesta.
Daccordissimo che se parto per aprire un locale che debba servire alla sua clientela un prodotto da " Eccellenza " tutte le materie prime devono essere tali a cominciare dalla farina per finire ai condimenti.........

emalimo ha scritto:Il risultato di una buona pizza non parte solo da una buona farina, premetto che anch'io uso solo farina biologica, ma da tutto un insieme di tante piccole cose in primis come uno impasta questa farina. Penso che siate daccordo con me che se l'impasto non è fatto a regola d'arte se lieviatazione/maturazione non hanno la giusta tempistica e non sono poi cotte a regola d'arte anche una seppur eccellente farina da un risultato pessimo e cioè una pizza cattiva ed indigesta.
Daccordissimo che se parto per aprire un locale che debba servire alla sua clientela un prodotto da " Eccellenza " tutte le materie prime devono essere tali a cominciare dalla farina per finire ai condimenti.........

sì hai ragione ema...quello che hai detto, io lo darei scontato per un pizzaiolo. Uno che sa fare tutto quello che dici tu, con una farina biologica raggiungerà un livello che con una farina normale è impensabile.

Quoto entrambi...
Aggiungerei che ottenere un buon risultato con una farina biologica è forse anche più difficile che ottenerlo con una farina che non lo è, proprio perché magari la farina non biologica è stata studiata e formulata per dare il meglio per quel tipo di applicazione (nel caso specifico la pizza napoletana) ed ha quindi tutta una serie di additivi, ecc ecc per renderla tale...