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Cornicione Alto

Inviato: 18 febbraio 2018, 12:05
da Pere153
Ciao,

Do per scontato che abbiamo fatto un ottimo impasto, a prescindere dal forno.
Per avere un cornicione pronunciato, a fine appretto dovremmo avere una
buona maglia glutinica quindi cercare di evitare il cedimento della maglia glutinica
dovuto prevalentemente al superamento del punto di stabilità dell'impasto.

Un gran pizzaiolo como Giacomo Guido utlizza 55 gr/Lit di sale nell suo impasto (20-24 ore a TA)

Per ottenere questo risultato con un impasto diretto a lunga matruazione, oltre al metodo di stesura:

- E' d'obbligo portare il sale a 55 gr/L?
- Basta ridurre il tempo d'appretto?
- Aumentare il lievito e abbassare il sale?
- Da cosa dipenderà la spinta in cottura: dalla tenuta della maglia o dalla qtà. di lievito?

Re: Cornicione Alto /Spinta

Inviato: 18 febbraio 2018, 12:21
da Sauzer
Pere153 ha scritto:Ciao,

Do per scontato che abbiamo fatto un ottimo impasto, a prescindere dal forno.
Per avere un cornicione pronunciato, a fine appretto dovremmo avere una
buona maglia glutinica quindi cercare di evitare il cedimento della maglia glutinica
dovuto prevalentemente al superamento del punto di stabilità dell'impasto.

Un gran pizzaiolo como Giacomo Guido utlizza 55 gr/Lit di sale nell suo impasto (20-24 ore a TA)

Per ottenere questo risultato con una impasto diretto a lunga matruazione, oltre al metodo di stesura:

- E' d'obbligo portare il sale a 55 gr/L?
- Basta ridurre il tempo d'appretto?
- Aumentare il lievito e abbassare il sale?
- Da cosa dipenderà, dalla tenuta o dalla qtà. di lievito?
Si .. sono tutte variabili possibili, comunque qualche accorgimento c'è.. Pere 8-) se ricordi bene .. in un video di Dario quando era stato da lui a Londra in pizzeria.. c'era un punto dell'intervista in cui Dario ha chiesto come facesse ad avere un impasto così bel ossigenato (che poi è quello che regala l'esplosione del cornicione) e Giacomo .. ha sorriso.. senza parlare :wink:

Re: Cornicione Alto

Inviato: 18 febbraio 2018, 12:31
da videotape
Pere153 ha scritto:Ciao,

Do per scontato che abbiamo fatto un ottimo impasto, a prescindere dal forno.
Per avere un cornicione pronunciato, a fine appretto dovremmo avere una
buona maglia glutinica quindi cercare di evitare il cedimento della maglia glutinica
dovuto prevalentemente al superamento del punto di stabilità dell'impasto.

Un gran pizzaiolo como Giacomo Guido utlizza 55 gr/Lit di sale nell suo impasto (20-24 ore a TA)

Per ottenere questo risultato con un impasto diretto a lunga matruazione, oltre al metodo di stesura:

- E' d'obbligo portare il sale a 55 gr/L?
- Basta ridurre il tempo d'appretto?
- Aumentare il lievito e abbassare il sale?
- Da cosa dipenderà la spinta in cottura: dalla tenuta della maglia o dalla qtà. di lievito?
Pedro secondo me non è necessario portare il sale a 55gr. Erminio, per esempio, che ottiene ottimi cornicioni, solitamente non arriva nemmeno a 50gr/L. Secondo me è molto importante trovare l'equilibrio tra la tenuta della maglia e la quantità di lievito. Perchè troppo lievito, può poi portare al cedimento della stessa. Per cui secondo me l'apretto va gestito in maniera tale da avere un panetto ben lievitato ma non troppo. Io in generale preferisco gli apretti corti, anche se ovviamente il rischio è quello di avere meno estensibilità.

Re: Cornicione Alto

Inviato: 18 febbraio 2018, 13:47
da indisciplinato
Il sale aumenta il tempo di stabilità dell'impasto e di conseguenza il numero di legami del glutine. Aumentare la durata dell'impasto non sembra però la strada indicata nella pizza classica napoletana. Quanto si discosti Guido da questa tradizione io francamente non lo so, ma chiunque di noi dovrebbe a mio avviso evitare di arrivare a usare 55 grammi litro. Il sale fa male.

Erminio pesa tutto sulla farina. Credo stia tra i 20 e i 25 grammi su kg che significa presumibilmente dai 35 litro a scendere.

Re: Cornicione Alto

Inviato: 18 febbraio 2018, 13:58
da Pere153
@Indi, hai ragione, il sale fa male, anche se con le lunghe maturazioni a TA con una quantità infinitesimali di LdB aumenta la presenza dei lattobacilli,
e di conseguenza un impasto con un PH basso, avremmo una maglia più "cedevole", neanche in questo caso secondo te non conviene aumentare il sale?

Re: Cornicione Alto

Inviato: 18 febbraio 2018, 14:33
da indisciplinato
Con le farine di forza che abbiamo oggi secondo me stare sui 50/60 grammi è follia (ma tengo a precisare che è solo una mia modesta opinione).

Aggiungiamo che si tende magari ad idratare di più... :ymsick:

Re: Cornicione Alto

Inviato: 18 febbraio 2018, 22:59
da paolopf3
Ma non state prendendo in considerazione la cosa più importante.

L'incordatura.


Il cornicione sale grazie all'incordatura.

La morbidezza, invece, è inversamente proporzionale all'incordatura.


L'incordatura diminuisce con il passare del tempo.




Per cui è un (difficile) equilibrio tra puntata ed appretto!






Paolo

Re: Cornicione Alto

Inviato: 19 febbraio 2018, 8:30
da indisciplinato
La corda è una funzione complessa.

Dipende certo dal punto pasta (quindi dal tempo, dal modo di impastamento, nonché dalla ricetta di base... idro, W, assorbimento, P/L).

Ma questo è solo l'inizio del nostro impasto.

L'equilibrio tra puntata e apretto deve tenere in considerazione anche il glutine che si forma e si "disfa" nelle fasi di riposo. Qui entrano in gioco i metaboliti della lievitazione/maturazione. Ogni singolo grado di differenza determina cambiamenti importanti.

Al mio livello (cambio sempre tutto) l'unica luce è data dalla crescita dell'impasto in puntata e dalla percezione che ho dell'impasto durante lo staglio.

@Video ha ragione su tutta la linea... il lievito è la chiave di tutto.

Re: Cornicione Alto

Inviato: 19 febbraio 2018, 13:38
da Pere153
videotape ha scritto:
Pere153 ha scritto:Ciao,

Do per scontato che abbiamo fatto un ottimo impasto, a prescindere dal forno.
Per avere un cornicione pronunciato, a fine appretto dovremmo avere una
buona maglia glutinica quindi cercare di evitare il cedimento della maglia glutinica
dovuto prevalentemente al superamento del punto di stabilità dell'impasto.

Un gran pizzaiolo como Giacomo Guido utlizza 55 gr/Lit di sale nell suo impasto (20-24 ore a TA)

Per ottenere questo risultato con un impasto diretto a lunga matruazione, oltre al metodo di stesura:

- E' d'obbligo portare il sale a 55 gr/L?
- Basta ridurre il tempo d'appretto?
- Aumentare il lievito e abbassare il sale?
- Da cosa dipenderà la spinta in cottura: dalla tenuta della maglia o dalla qtà. di lievito?
Pedro secondo me non è necessario portare il sale a 55gr. Erminio, per esempio, che ottiene ottimi cornicioni, solitamente non arriva nemmeno a 50gr/L. Secondo me è molto importante trovare l'equilibrio tra la tenuta della maglia e la quantità di lievito. Perchè troppo lievito, può poi portare al cedimento della stessa. Per cui secondo me l'apretto va gestito in maniera tale da avere un panetto ben lievitato ma non troppo. Io in generale preferisco gli apretti corti, anche se ovviamente il rischio è quello di avere meno estensibilità.
Sono d'accordo, ma io preferisco gli appretti lunghi, non mi piace stagliare una massa piena d'aria.

Re: Cornicione Alto

Inviato: 19 febbraio 2018, 14:03
da ZioZucchino
Diversi pizzaioli (soprattutto in ambito gourmet) stanno ormai optando per una decisa riduzione del quantitativo di sale, senza per questo rinunciare alla qualità del prodotto in termini di consistenza e morbidezza.