Inizia così: ore 8.00 ( sono già in ritardo tanto per cambiare ) tolgo dal frigo il lievito ( Pascualino ormai così ribattezzato ) e preparo il prefermento, lo ripongo con un telo bagnato a fare da tappo e lo metto in cella a fare il suo lavoro

Ore 13 arrivo dal lavoro e preparo l'impasto finale, da questo momento incominceranno le disavventure

Nessuno è in casa e io rientrerò solo alle 18.30 per cui "spero" che l'impasto non vada troppo oltre....so già che sarà così ma il frigo era impraticabile per diversi motivi. Al rientro l'impasto si presenta triplicato e "lento" con poca struttura e capisco subito che non sarà una passeggiata gestirlo.
C'è solo un modo per rimediare ad un impasto andato oltre, eseguire una preformatura decisa in cui fare un rigenero all'impasto. Riesco a ridargli una struttura che mi consente di formarlo, anche se la farina debole e l'idratazione del 70% non aiutano in questo.
Formo e metto nel cestino...altro imprevisto....devo recuperare la moglie e starò via diverso tempo....frigo sempre impraticabile....inizio a temere.
Dopo circa due ore arrivo a casa e l'impasto è al limite...accendo in volata il forno e spero che regga ancora 30/40 minuti, iniziava a fessurarsi, chiaro segno che da lì a poco sarebbe collassato. Il forno scalda veloce e riesco ad infornare ma devo farlo senza praticare tagli altrimenti l'impasto si sarebbe sgonfiato come un palloncino bucato

Alla fine il punto di infornata è al limite ma corretto, io non amo anticipare troppo.
Tutto questo sta a significare che comprendere le fasi di "lavorazione" serva anche ad evitare i disastri che a noi amatori possono sempre succedere.
La ricetta? ok eccola

Farina LIDL pizza ( non la amo ma in casa avevo quella ) 1000 g
Acqua 700 g ( anche un goccio in più )
Sale 20 g
Prefermento 1000 g così composto 200 g lievito 400 g acqua 400 g farina
Puntata 5 ore abbondanti appretto 150 minuti Sapore buono ma mi ha fatto sudare

Gaetano