Reportage dalla città della pizza.
Inviato: 2 aprile 2017, 19:53
Si è conclusa oggi la tre giorni della città della pizza a Roma, con i migliori pizzaioli italiani. Oggi erano di scena: Gabriele Bonci (definito il n.1 della teglia); per la tonda napoletana ed all'italiana: Salvatore Gatta che saluta gli amici della Verace, Ciccio Vitiello, Edoardo Papa, Francesco Martucci, Salvatore di Matteo, Vincenzo Esposito, Giuseppe Pignalosa, Diego Vitagliano, la casa della semola by la Molisana; per la pizza a degustazione Matteo Tambini e Davide Fiorentini; Isabella de Cham per la pizza fritta (sono arrivato a casa impregnato di fritto che ho dovuto buttare i vestiti in lavatrice).
Mi sono fatto onore assaggiando 2 teglie di Bonci e 2 veraci di Salvatore Gatta e Salvatore Di Matteo.
Bonci è un orso di 1,90mt simpatico e disponibile. La sua pizza ha mantenuto le premesse. Impasto incredibilmente croccante e saporitissimo (credo che metta molto farro e semola senatore cappelli). L'idratazione non supererà l'80% e c'è una buona percentuale di olio. Per sbrigarsi, in stesura non badano molto all'estetica ed alla tutela degli alveoli. I condimenti (di primissima qualità), come mozzarella, patate e pomodoro li mettono subito in cottura che è sui 310 gradi. Io ho preso una patate e mozzarella; mentre l'altra coperta era con fontina, carciofi e cotto. Giudizio ottimo anche se l'impasto era leggermente avanti.
Veniamo alle veraci. La prima margherita l'ho presa da Salvatore Gatta (da lui un vero e proprio pellegrinaggio continuo). Mi ha fatto fare le foto mentre la cuoceva in circa 70''. Molto buona e saporita, con cornicione poco pronunciato.
La seconda con pomodoro del piennolo, bufala, basilico ed olio evo, l'ho presa da Salvatore Di Matteo. Molto leggera, ma scarso condimento e cornicione inesistente. Buona era buona, ma niente di speciale.
Spero di avervi fatto cosa grata. Seguiranno le foto.
Mi sono fatto onore assaggiando 2 teglie di Bonci e 2 veraci di Salvatore Gatta e Salvatore Di Matteo.
Bonci è un orso di 1,90mt simpatico e disponibile. La sua pizza ha mantenuto le premesse. Impasto incredibilmente croccante e saporitissimo (credo che metta molto farro e semola senatore cappelli). L'idratazione non supererà l'80% e c'è una buona percentuale di olio. Per sbrigarsi, in stesura non badano molto all'estetica ed alla tutela degli alveoli. I condimenti (di primissima qualità), come mozzarella, patate e pomodoro li mettono subito in cottura che è sui 310 gradi. Io ho preso una patate e mozzarella; mentre l'altra coperta era con fontina, carciofi e cotto. Giudizio ottimo anche se l'impasto era leggermente avanti.
Veniamo alle veraci. La prima margherita l'ho presa da Salvatore Gatta (da lui un vero e proprio pellegrinaggio continuo). Mi ha fatto fare le foto mentre la cuoceva in circa 70''. Molto buona e saporita, con cornicione poco pronunciato.
La seconda con pomodoro del piennolo, bufala, basilico ed olio evo, l'ho presa da Salvatore Di Matteo. Molto leggera, ma scarso condimento e cornicione inesistente. Buona era buona, ma niente di speciale.
Spero di avervi fatto cosa grata. Seguiranno le foto.
