LA PIZZA A METRO NAPOLETANA
Inviato: 14 settembre 2013, 10:48
Quali sono le peculiarità della pizza a metro napoletana?
Cominciamo dall'attrezzatura necessaria:
Pala per infornare: preferibile, se non indispensabile, pala in legno. Sul web sono disponibili di diverse dimensioni, dalla 30x60 alla 40x100 e oltre (alcune ditte te le fanno tranquillamente su misura). Il legno assorbe l'eccesso di umidità dell'impasto ed evita che si attacchi alla pala! Considerate che puo' trascorrere qualche minuto prima di terminare di farcire la pasta (v. sotto) e nel frattempo puo' succedere il patatrac...
Pala per girare la pizza: trattandosi di un'operazione delicatissima io consiglio, anche se un po' cara, la pala inforna-gira-sforna della Lillycodroipo. Altrimenti sono disponibili quelle classiche della Gimetal.
Farina: è assolutamente necessaria una farina con buona estensibilità. Ciò perché nel forno a legna, specialmente a temperature elevate, occorre muoversi piuttosto speditamente e la pala per la pizza a metro causa non poche sollecitazioni alla pasta che rischia facilmente di rompersi (nel mio forno saranno andate disperse negli anni una decina di metri di pizza
. L'impasto deve dunque risultare sufficientemente forte da resistere al suo stesso peso nella fase di stesura, al peso degli ingredienti (spesso ricchi e distribuiti su 1m di pizza!) e ai vari spostamenti nel forno.
Per chi pratica lunghe fermentazioni a TA, p.e. 24h (come il sottoscritto) la Caputo Pizzeria rischia di essere in questo troppo deficitaria.
Ho provato la Caputo Viola, indicata dal produttore proprio per la realizzazione della pizza a metro, e devo dire che risponde egregiamente alla missione da compiere.
Peso panielli: personalmente li faccio da 500 fino a 800 gr.
Stesura: uso sempre in napolitan slap, anche se alla fine è come maneggiare un lenzuolo.
Al termine della stesura la pasta va adagiata e aggiustata sulla pala di legno (ben infarinata!) e solo quando è su di essa (non prima di quel momento dunque) va farcita. Con quel peso è infatti impensabile trascinarla, risp. altamente rischioso tentare di inforcarla con una pala in lega. Naturalmente mi riferisco a impasti prettamente "napoletani", ovverosia altamente idratati e praticamente dello spessore di una velina.
Cottura: medesima della verace tonda (50-60 secondi)
Queste alcune immagini di repertorio:


Cominciamo dall'attrezzatura necessaria:
Pala per infornare: preferibile, se non indispensabile, pala in legno. Sul web sono disponibili di diverse dimensioni, dalla 30x60 alla 40x100 e oltre (alcune ditte te le fanno tranquillamente su misura). Il legno assorbe l'eccesso di umidità dell'impasto ed evita che si attacchi alla pala! Considerate che puo' trascorrere qualche minuto prima di terminare di farcire la pasta (v. sotto) e nel frattempo puo' succedere il patatrac...
Pala per girare la pizza: trattandosi di un'operazione delicatissima io consiglio, anche se un po' cara, la pala inforna-gira-sforna della Lillycodroipo. Altrimenti sono disponibili quelle classiche della Gimetal.
Farina: è assolutamente necessaria una farina con buona estensibilità. Ciò perché nel forno a legna, specialmente a temperature elevate, occorre muoversi piuttosto speditamente e la pala per la pizza a metro causa non poche sollecitazioni alla pasta che rischia facilmente di rompersi (nel mio forno saranno andate disperse negli anni una decina di metri di pizza

Per chi pratica lunghe fermentazioni a TA, p.e. 24h (come il sottoscritto) la Caputo Pizzeria rischia di essere in questo troppo deficitaria.
Ho provato la Caputo Viola, indicata dal produttore proprio per la realizzazione della pizza a metro, e devo dire che risponde egregiamente alla missione da compiere.
Peso panielli: personalmente li faccio da 500 fino a 800 gr.
Stesura: uso sempre in napolitan slap, anche se alla fine è come maneggiare un lenzuolo.
Al termine della stesura la pasta va adagiata e aggiustata sulla pala di legno (ben infarinata!) e solo quando è su di essa (non prima di quel momento dunque) va farcita. Con quel peso è infatti impensabile trascinarla, risp. altamente rischioso tentare di inforcarla con una pala in lega. Naturalmente mi riferisco a impasti prettamente "napoletani", ovverosia altamente idratati e praticamente dello spessore di una velina.
Cottura: medesima della verace tonda (50-60 secondi)
Queste alcune immagini di repertorio:

