Due nozioni apprese finora al corso di panificazione naturale

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fpizzari77
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Due nozioni apprese finora al corso di panificazione naturale

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Ciao a tutti,
sto seguendo un corso sulla panificazione naturale, tenuto da pane madre, in particolare da Marco.

Durante la prima lezione, ci è stato regalato un ottimo lievito naturale alimentato esclusivamente con farina integrale.

Diciamo che il loro credo si può riassumere con questa frase, tratta dal sito:

"...Nessun processo industriale riesce ad eguagliare le straordinarie qualità organolettiche del pane e prodotti derivati, fatti con la lievitazione naturale.
Cioè, noi vogliamo imparare a “lasciare lavorare la natura"
...L'altra missione che si pone PaneMadre è di diffondere la cultura delle buone farine. Alimentarsi con buone farine, magari integrali o comunque poco raffinate e non chimicamente trattate, migliora la qualità della vita. Perché migliora notevolmente l'assorbimento di sali minerali, vitamine e proteine nobili ed il metabolismo dei carboidrati"


Detto questo, vorrei riassumere qui qualche nozione appresa durante il corso, a mò di appunti sparsi.
Si tratta solo di piccoli suggerimenti che ci sono stati dati, molti dei quali magari già conosciamo, altri che si danno per scontati e che magari eseguiamo in maniera automatica...
su alcuni punti non tutti sono d'accordo, io comunque li riporto, se ne può parlare... :)

- massa in puntata: qualora dovesse lievitare troppo, sarebbe opportuno "sgonfiarla" magari eseguendo delle pieghe, in modo da interrompere la lievitazione e favorire la fermentazione

- lo staglio ed altre manipolazioni vanno fatto sempre "nella stessa direzione", in modo da dare un verso al glutine...

- la "chiave", ovvero la chiusura, va sempre mantenuta in basso, tranne nei cestini dove va portata in alto, in modo che quando poi la pagnotta viene ribaltata sulla teglia (o pietra), torni in basso

- durante l'appretto, le pagnotte non dovrebbero raddoppiare, ma raggiungere (circa) il 50%, l'altro 50% dovrebbero prenderlo in forno...

- lui, ci consiglia di cuocere il pane su teglie microforate appoggiate alla pietra refrattaria, per un semplice motivo, perchè, essendo l'impasto di un buon pane, abbastanza idratato, eviteremmo la "sbragatura" della pagnotta...
quando si ribalta il pane, bisogna stare molto attenti a non sgonfiarlo, quindi appoggiarlo delicatamente
(io ho provato a cuocere su teglia microforata: attenzione che la temperatura va leggermente abbassata rispetto alla pietra refrattaria, la teglia infatti tende a trasmettere il calore in maniera più "violenta" e farebbe bruciare il pane sotto)

- i tagli vanno fatti in maniera decisa (anche un cm. di profondità) tenendo il bisturi o la lametta a circa 30° rispetto la superficie della massa, il taglio deve coprire tutta la superficie, così dovrebbe sviluppare meglio e non presentare poi degli "spuntoni" in cottura.
Sui filoni andrebbero eseguiti tagli longitudinali, ad es. come si vede qui

Immagine

non trasversali, cmq l'importante che coprano la superficie senza lasciare spazi, anche a zig zag o un taglio ondulato potrebbe andare bene...
proprio per il fatto di coinvolgere l'intera superficie del filone.
Inoltre i tagli vanno fatti solo al momento di infornare e quando la pagnotta non ha raggiunto il suo apice, altrimenti cede e perde gran parte del suo volume (appunto al 50% circa del suo volume iniziale)
(Le pagnotte con tagli a quadretti rimarranno più basse)

- se si vuole ottenere un migliore sviluppo in cottura, bisogna evitare che si formi presto la crosta, a questo scopo, una spruzzatina di acqua sulle pareti del forno, subito dopo l'infornata, aiuta, aumentando l'umidità della camera di cottura.

ne seguiranno altre, che ho sugli appunti :)
Ultima modifica di fpizzari77 il 26 febbraio 2015, 11:05, modificato 8 volte in totale.
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Vespa72
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Re: Due nozioni apprese finora al corso di panificazione naturale

Messaggio da leggere da Vespa72 »

seguo grazie Federico :)
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fpizzari77
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Re: Due nozioni apprese finora al corso di panificazione naturale

Messaggio da leggere da fpizzari77 »

Ciao Marco, quando torno a casa ed entro in possesso del mio quadernetto, ne aggiungo altre ... :)
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mastanto
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Re: Due nozioni apprese finora al corso di panificazione naturale

Messaggio da leggere da mastanto »

Grazie Fede... Seguo ;)
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fpizzari77
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Re: Due nozioni apprese finora al corso di panificazione naturale

Messaggio da leggere da fpizzari77 »

Ciao Antonio :)
Albertoa
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Re: Due nozioni apprese finora al corso di panificazione naturale

Messaggio da leggere da Albertoa »

Interessante, grazie!
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lorenzo
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Re: Due nozioni apprese finora al corso di panificazione naturale

Messaggio da leggere da lorenzo »

Mi piacerebbe tanto seguire un corso.....vedere dal vivo è molto diverso che leggere.............
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Fabri77
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Re: Due nozioni apprese finora al corso di panificazione naturale

Messaggio da leggere da Fabri77 »

Interessante. Il vapore gioca un ruolo fondamentale ed è il mio più grande cruccio quello di non poterlo sfruttare a dovere nel mio forno di casa.
Un amico che probabilmente in molti conoscete, Salvatore Kosta, usa uno stratagemma fantastico per ottenere vapore nei forni di casa.
Ha preso una pentola interamente in metallo e vi ha praticato un foro. Una volta infornato il pane lo ricopre con questa pentola e dal foro immette vapore con una comunissima vaporella. Quello che ottiene è uno sviluppo importante ed una crosta bella spessa e croccante.
Prima o poi lo proverò anche io.
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ZioZucchino
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Re: Due nozioni apprese finora al corso di panificazione naturale

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fpizzari77 ha scritto: "... in modo da interrompere la lievitazione e favorire la fermentazione..."
Mi sembra un nonsense.
:?:
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Matregale
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Re: Due nozioni apprese finora al corso di panificazione naturale

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Sembrano scontate, ma sono indispensabili nozioni
Grazie fpizzari
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