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Re: La "maturazione" ovvero l'idrolisi delle macromolecole

Inviato: 13 febbraio 2015, 15:10
da ramirez
Pere153 ha scritto:@Ramirez: Per "maturazione Tipica", intendi il tempo minimo necessario per completare il processo?

Ciò non significa che non si possa andare oltre, anzi spesso tutti spingono di più la maturazione.
Chiaro che poi ognuno si cuce la propria camicia addosso, comunque poi il reticolo proteico resiste a volte oltre il limite immaginabile , per il semplice motivo che i pezzi (detto in parole povere) di proteine idrolizzate rimangono attaccati alla macromolecola del glutine.

Re: La "maturazione" ovvero l'idrolisi delle macromolecole

Inviato: 20 giugno 2015, 17:59
da Tantocurioso
comunque era fin ora, mia usanza nel gestire farine da 250w, considerarle al max della maturazione a 24h ...una 350 a 48h ...una 200w di solito anonima da super, a 8h....
al corso un insegnante ha detto che vuole lavorare al limite dato che la differenza sul prodotto finale la fa tantissimo la maturazione...
ha consigliato di spingere una 250 a 48h, una 350 a 72 come tempi minimi.....che ne dite?
e una anonima da super che faccio minimo 12 ore????? :ymdevil:

Re: La "maturazione" ovvero l'idrolisi delle macromolecole

Inviato: 20 giugno 2015, 18:18
da Tantocurioso
ps una tipo due per pizza al piatto gli ha fatto fare 6 giorni di frigo..

Re: La "maturazione" ovvero l'idrolisi delle macromolecole

Inviato: 20 giugno 2015, 18:27
da dsquared88
Tantocurioso ha scritto:ps una tipo due per pizza al piatto gli ha fatto fare 6 giorni di frigo..
se posso dire la mia l'uso del frigo non porta nulla in termini di sapore....
ps sottolineo e

meglio un diretto 24 con farina mdioforte tipo caputo pizzeria!

Re: La "maturazione" ovvero l'idrolisi delle macromolecole

Inviato: 20 giugno 2015, 18:31
da Pere153
Meglio un diretto 24 con farina medioforte tipo caputo pizzeria
Quoto @Dsquared.


La pizza napoletana ha un sapore lattico cui si ottiene con una lunga maturazione e pochissimo LdB,
se usi il frigo devi mettere più lievito, e di conseguenza il sapore cambia...

Re: La "maturazione" ovvero l'idrolisi delle macromolecole

Inviato: 20 giugno 2015, 20:57
da ramirez
Tantocurioso ha scritto:ps una tipo due per pizza al piatto gli ha fatto fare 6 giorni di frigo..
Ognuno fa come meglio crede .......ma non c'è ne bisogno comunque.

Re: La "maturazione" ovvero l'idrolisi delle macromolecole

Inviato: 20 giugno 2015, 21:07
da ramirez
Sono d'accordo sul fatto che la maturazione a t.a. con pochissimo lievito sia meglio di quella a temperatura di 4°C, il passaggio in frigo è nato per esigenza dei professionisti , consentire la sosta dei panielli che rimangono per poterli utilizzare la sera dopo.
La pizza ....in particolare la verace non è fatta con farine forti ma bensi di media qualità con tempistiche che non superano in genere le 24 ore che sono sufficienti per una discreta maturazione biochimica.

Re: La "maturazione" ovvero l'idrolisi delle macromolecole

Inviato: 20 giugno 2015, 21:11
da dsquared88
ramirez ha scritto:Sono d'accordo sul fatto che la maturazione a t.a. con pochissimo lievito sia meglio di quella a temperatura di 4°C, il passaggio in frigo è nato per esigenza dei professionisti , consentire la sosta dei panielli che rimangono per poterli utilizzare la sera dopo.
La pizza ....in particolare la verace non è fatta con farine forti ma bensi di media qualità con tempistiche che non superano in genere le 24 ore che sono sufficienti per una discreta maturazione biochimica.
parole sante!

Re: La "maturazione" ovvero l'idrolisi delle macromolecole

Inviato: 23 giugno 2015, 9:38
da paolopf3
dsquared88 ha scritto:
ramirez ha scritto:Sono d'accordo sul fatto che la maturazione a t.a. con pochissimo lievito sia meglio di quella a temperatura di 4°C, il passaggio in frigo è nato per esigenza dei professionisti , consentire la sosta dei panielli che rimangono per poterli utilizzare la sera dopo.
La pizza ....in particolare la verace non è fatta con farine forti ma bensi di media qualità con tempistiche che non superano in genere le 24 ore che sono sufficienti per una discreta maturazione biochimica.
parole sante!
Però qui a Napoli la maggior parte dei pizzaioli usano lievitazioni brevi 4/6h.

E non mi sembrano assolutamente cattive!

Si discostano:
Ciro Salvo 14h
Michele 24h (?)
Enzo Coccia 12h.

Ma, mi ripeto, il sapore finale della pizza, non è dato dalla maturazione, ma, in misura molto maggiore, da come è cotta e dagli ingredienti usati.

Sempre secondo me!

Paolo

Re: La "maturazione" ovvero l'idrolisi delle macromolecole

Inviato: 23 giugno 2015, 9:42
da dsquared88
paolopf3 ha scritto:
dsquared88 ha scritto:
ramirez ha scritto:Sono d'accordo sul fatto che la maturazione a t.a. con pochissimo lievito sia meglio di quella a temperatura di 4°C, il passaggio in frigo è nato per esigenza dei professionisti , consentire la sosta dei panielli che rimangono per poterli utilizzare la sera dopo.
La pizza ....in particolare la verace non è fatta con farine forti ma bensi di media qualità con tempistiche che non superano in genere le 24 ore che sono sufficienti per una discreta maturazione biochimica.
parole sante!
Però qui a Napoli la maggior parte dei pizzaioli usano lievitazioni brevi 4/6h.

E non mi sembrano assolutamente cattive!

Si discostano:
Ciro Salvo 14h
Michele 24h (?)
Enzo Coccia 12h.

Ma, mi ripeto, il sapore finale della pizza, non è dato dalla maturazione, ma, in misura molto maggiore, da come è cotta e dagli ingredienti usati.

Sempre secondo me!

Paolo
hai ragione paolo le cottura influisce molto e non poco..
ognuno ha una cottura in base all'idratazione che si dà al proprio impasto!