Napoli72 ha scritto:Ciao Zuc, e' sempre un'emozione vederti tra noi
La tecnica in questione la intendo non per la Verace ma per impasti ad altissima idratazione, come teglie e certi tipi di pane (per quelli a media idratazione non ve ne e' neanche la necessita' pratica, siccome l'impasto lo chiudi a mano senza difficolta' con i metodi tradizionali...)
Per quanto riguarda il link da te proposto esso in verita' conferma quanto dico perche' pubblica foto di teglie con alveolatura ben poco interessante, almeno secondo i miei gusti personali e il mio giudizio tecnico (aveolatura grossolana). Vuoi sapere cosa intendo per alveolatura interessante ? Questa
http://www.laverace.info/forum/viewtopic.php?f=69&t=59 e soprattutto questa
http://www.laverace.info/forum/viewtopic.php?f=69&t=229
Un abbraccio
L'emozione (e la salivazione) è la mia quando vedo ogni tua sfornata.
Quelle che ti avevo linkato sono un semplice esempio, fatto per altro ad un primo tentativo (non da me) ed in sincerità mi sembrano comunque interessanti per il tipo di lavorazione.
Poi cavolo... mi tiri fuori le teglie di fermenti... quelle manco con compasso e scalpello riesci ad ottenerle tra un pò.
Eppure alcune teglie di bonci, che usa anche questo metodo, sono imho degne di nota. Alveolatura molto sviluppata, che ricorda in qualche modo quella della ciabatta (ad alta idratazione).
Considera poi che occorre contestualizzare l'ambito in cui si svolge la lavorazione.
Io trovo che il no knead sia comodo/divertente in ambito casalingo e per chi non ha un'impastatrice e/o voglia di impastare (bene).
Il tempo e i 3/4 giri di pieghe (se fatti opportunamente) fanno quasi tutto.
Il resto dipende dalla qualità della farina.
Non metto poi in dubbio che impastando a dovere si possano ottenere risultati più apprezzabili (anche di molto) come fermenti ed erminio puntualmente hanno mostrano e mostrano... ma non è da tutti poter/volere impastare come fanno loro.
La particolarità della focaccia/pizza no-knead, come già detto, trovo che sia la buona riuscita anche il giorno successivo.
Basta scaldarla leggermente e guadagna nuovamente friabilità esterna, rimanendo morbida internamente.
Un abbraccio e scusami per la lungaggine.