

Le misure del vano erano ideali per poter inserire teglie, cassette, contenitori (stampi per panettone inclusi) e così sono partito con il progetto. L'idea è stata subito quella di:
- rivestire le pareti con del materiale isolante che mantenesse la temperatura;
- inserire una griglia su cui poggiare i contenitori con gli impasti;
- creare un po' di ricircolo d'aria all'interno della camera;
- illuminare la cella di lievitazione perché situata in un punto della stanza basso e buio.
- utilizzare un cavetto riscaldante per acquari con termostato per la gestione delle temperature;
Ho quindi cominciato col rivestire il vano con un pannello termoriflettente per termosifoni, dimensioni 100x70 cm:






Un solo rotolo è risultato sufficiente per rivestire tutte le pareti:

Ho poi montato dei supporti di legno su cui poggiare la griglia:

Per quanto riguarda la griglia da inserire all'interno della cella avevo diverse idee, ma la più immediata e semplice è stata quella di sfruttare una griglia portatile per barbecue vista in un negozio di casalinghi. Le dimensioni 45x40 cm facevano al caso mio e per adattarla alla cella l'ho accorciata di qualche centimetro, ho rimosso il manico e i piedini:

Griglia finita:

Per creare un po' di ricircolo dell'aria all'interno della camera ho utilizzato 2 vecchie ventole per pc, che ho collegato insieme per poi fissarle nella parte inferiore della griglia:



Esempio di possibile utilizzo della cella:

Per l'illuminazione ho utilizzato una piccola striscia led:


Non restava che montare il cavetto riscaldante e lo sportello, quando a un certo punto mio padre (che ringrazio per la sua disponibilità nell'assecondare sempre tutte le mie strane idee) dice:"forse però, per una maggiore comodità, sarebbe stato meglio spostare il ripostiglio delle farine sotto e la cella di lievitazione sopra, ma ormai hai quasi finito". Il tarlo era già entrato nella mia testa, così ho deciso di smontare nuovamente tutto ed invertire sopra e sotto i due vani!
PRIMA

DOPO

Ho poi inserito la sonda del termostato per rilevare la temperatura interna e il cavetto riscaldante:



E infine lo sportello, realizzato da mio padre, anch'esso rivestito col pannello termoriflettente:

Il termostato che permette di regolare la temperatura dai 20 ai 34 °C:

Il mobile, terminato e rimesso a posto:




Complice un'altezza ridotta della cella e un buon isolamento, dopo 5 minuti dall'accensione la temperatura interna della camera era già sui 26 °C e in meno di 10 minuti ha raggiunto i 30 °C:

Passiamo ora alla parte "tecnica". Il termostato ha una sonda che consente di rilevare la temperatura e accendere/spegnere il cavetto riscaldante (collegato al termostato tramite presa elettrica). La mia idea era quella di sincronizzare l'accensione/spegnimento del cavetto con le due ventole per favorire il ricircolo d'aria durante il riscaldamento; ho quindi deciso di collegare anche quest'ultime alla presa in uscita dal termostato, insieme al cavetto. Le ventole vengono alimentate tipicamente a 12 V, ma per ridurre l'eccessivo flusso d'aria e una rumorosità troppo accentuata ho utilizzato un vecchio caricabatterie per cellulari da 5 V, riducendo così il rumore ma mantenendo una portata del flusso d'aria accettabile. I led (alimentati a 12 V) vengono invece attivati manualmente tramite un interruttore volante.
Concludo questo lunghissimo post elencando materiale utilizzato e costi per la realizzazione della cella:
- pannello termoriflettente per termosifoni, 5 €;
- supporti di legno per la griglia, 0 €;
- griglia portatile, 5-6 €;
- ventole per pc, 0 € (già in mio possesso, ma si trovano facilmente a 4-5 €);
- striscia led, 0 € (già in mio possesso, ma si trovano a poco meno di 10 €);
- termostato + cavetto riscaldante da 25 W per acquari, 34,50 €;
- sportello per chiudere la cella, 0 € (realizzato da mio padre).
Spesa totale, meno di 50 €.
Spero che questa guida possa tornare utile a tutti coloro che vogliono cimentarsi nella realizzazione di una camera di lievitazione economica, funzionale e perché no, bella da vedere.