

Fateci caso: durante la nostra quotidianità ci capita sempre più spesso di imbatterci nella necessità di prodotti che rispettino una corretta alimentazione. Ma cosa implica realmente, seguire una buona dieta? Perché se gli italiani sono amanti del buon cibo, e questo lo si sa, allora associare un’ottima digeribilità con un pasto ricco e nutriente può sembrarci una sfida impossibile. Sempre più di frequente, infatti, capita di trovarsi davanti a richieste di una pietanza che corrisponda a questi canoni, e il mercato sembra ormai doversi adeguare alle nuove richieste. Come è possibile, ci si chiede allora, conciliare due aspetti dell’alimentazione apparentemente così diversi?
In realtà, oggi, si tratta di un problema soltanto apparente. Visto il crescere delle esigenze di un mercato sempre più vasto e attento a qualità e nutrizione, si è infatti cercata una soluzione che potesse far incontrare due strade a prima vista opposte, e che permettesse dunque a tradizione e novità di trovare un punto in comune. Lo sanno bene questo, i fratelli Salvo, Francesco e Salvatore, “pizzaiuoli da tre generazioni” che, sempre in primo piano per quanto riguarda innovazione e bontà classica, hanno lungamente lavorato, insieme con Molino Caputo, per trovare la ricetta della farina perfetta.
È infatti nella farina che si trova l’elemento principale per ogni impasto, e la risposta alle esigenze di chef, panificatori, pizzaiuoli e naturalmente consumatori. Grazie ad una farina con maggior contenuto di nutrienti, unitamente alla lenta macinazione atta a preservare proprio questi ultimi è possibile, infatti, ottenere grandi capacità di idratazione, lunghe lievitazioni, morbidezza e digeribilità, il tutto senza rinunciare al gusto intenso e inconfondibile di un pezzo di pane fumante, di una base per perfetta per torta, di un babà morbidissimo, e naturalmente della vera Pizza Napoletana, con un’attenzione sempre viva alle esigenze contemporanee.
Il contenuto di nutrienti si sposa, dunque, perfettamente con una farina capace di rendere la pasta morbida e gustosa, e in più, per quanto concerne la pizza, non crea quell’effetto di bruciatura al di sotto del disco di pasta, che troppo spesso capita fastidiosamente di scoprire al momento del primo assaggio. Più che un trend, allora, potremmo parlare di rivoluzione, una rivoluzione che permette alle ricette di tradizione di adattarsi al mercato in trasformazione, e confrontarsi più che degnamente con la ristorazione Europea. Una dimostrazione che si concretizza, ad esempio, nel contest Le Strade della Mozzarella, che terminerà il suo tour a Paestum, e a cui partecipano proprio i fratelli Salvo con la loro ricetta perfetta. Dalla sede di San Giorgio a Cremano (Napoli), infatti, i due pizzaiuoli si sposteranno il 23 Febbraio in una delle città Europee più importanti e cosmopolite, Londra. Un evento di grande importanza, visto non solo l’avvicinarsi dell’EXPO, ma anche la decisione di proporre la pizza come Patrimonio Immateriale dell’UNESCO. Servire un piatto che incontra gusto e tradizione, diventa in questo momento un dato importantissimo e decisivo, che abbraccia il lavoro di altri nomi importanti per la Pizza Napoletana, come quello di Ciro Oliva, ad esempio, che per lo stesso scopo ha portato a casa la firma di nomi noti come quello di Ilary Blasi, e che continuerà la sua campagna nella sua pizzeria Da Concettina ai Tre Santi.
Non ci resta, allora, che aspettare, e scoprire quali altre novità ci aspettano in un mercato sempre in movimento, gestito da maestri che della lavorazione della pasta fanno un’arte in continuo cambiamento, capace di adattarsi e restare, allo stesso tempo, sempre sé stessa, icona eterna del cibo Made in Italy.
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